Davide Livermore e il racconto di un viaggio tra cultura e impresa dove, tra un ricordo di Carlo Majer e un’emozione, ci si immagina il futuro. Un viaggio con persone diverse che hanno esperienze diverse e un rapporto vero e profondo con storia e memoria, dove la tradizione non è museo ma memoria, quindi identità.

“Il futuro è quello che ci siamo dimenticati. La tradizione è la cosa più moderna che conosca”. Il caffè, fil rouge del nostro viaggio con tante personalità, per un’emozione che coniuga tradizione e personalizzazione. Solo per liberi pensatori.

Simona Ghizzoni racconta la sua interpretazione di crisi: un momento di spinta al cambiamento, di rinnovata attenzione agli altri in una dimensione nuova del tempo. Tempo che diventa essenziale, tempo come scelta e decisione profonda per ascoltare e dialogare, anche in azienda.

I tre thinker Davide Livermore, Simona Ghizzoni e Davide Scabin si ritrovano dopo tredici ospiti e trentatré videopillole per riflettere sui temi emersi durante i dialoghi con i professionisti incontrati in Rhea Think Together.

Continuare a fare esperienza grazie al dialogo e la condivisione di conoscenza con le personalità conosciute nel salotto digitale di Rhea. E scoprire la coerenza di valori all’interno di realtà e vissuti così diversi.

Le limited edition realizzate insieme ai thinker per comunicare il valore del tempo, della sostenibilità ambientale e sociale, dell’innovazione e della tradizione; temi che sono stati al centro dei dialoghi con gli ospiti di Rhea Think Together e che ci accompagnano in un viaggio di consapevolezza e stupore nel momento della pausa caffè.

L’evoluzione del salotto digitale di Rhea spiegato dai suoi tre protagonisti. Incontri che dal pensiero si muoveranno attraverso l’azione per generare impatto e mettere in relazione tematiche e responsabilità. Perché una buona idea è quella che si può realizzare.

Il primo caffè è per chi, prima ancora di realizzarlo, si è immaginato una soluzione che riportasse intorno al caffè il piacere dello stare insieme. Dall’ossessione della velocità che caratterizza il nostro tempo, a Coffee Landscape, nato dalla volontà di ristabilire e riassaporare tutto ciò che conta davvero.

Sensazioni e riflessioni sugli effetti emozionali ed emotivi del rito del caffè. Preparare e gustare il caffè insieme, in un salotto di design, per dare spazio alla convivialità, alla bellezza ed al piacere, del caffè e delle relazioni. Naturalezza empatica e cultura del caffè, tutto ciò che è autenticamente italiano.

Se fosse una fragranza, sarebbe quella dell’amicizia e della convivialità (che poi, in fondo, è proprio questo il caffè). Se fosse un bar, sarebbe il Loos American Bar di Vienna. Se fosse un’opera, sarebbe La Traviata degli Specchi. Straordinariamente attrattivo. Specchi che smaterializzano, espandono, nascondono e riflettono quello che c’è e quello che vogliamo sognare.

Come difendersi dal bombardamento di immagini a cui siamo esposti oggi? Alberto Sanna, Direttore del Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate del San Raffaele, e Simona Ghizzoni promuovono una nuova attenzione all’immagine, più esperienziale. Perché leggere non vuol dire semplicemente guardare.

Il giusto equilibrio tra scienza, tecnologia e arte per vivere l’esperienza visiva in modo più consapevole. Così, macchine automatiche di uso quotidiano, come quella del caffè o delle fototessere diventano strumento sociale, potenzialmente in grado di influenzare le nostre scelte e avere quindi un impatto sulla salute, sull’ambiente e sulla società.

Luca Bizzarri, attore e conduttore tra i più amati dal pubblico italiano, ci invita a riflettere sul significato della cultura nella vita di tutti i giorni. Valore imprescindibile o elemento accessorio? Vari sono gli spunti che provengono da episodi autobiografici, dai primi anni di studio in Conservatorio, al teatro, a “Camera Café”.

Quando la storia del caffè a Cuba è raccontata da un maestro della narrazione come lo scrittore de L’Avana Leonardo Padura, non ci resta che prepararci una tazza di caffè e metterci in ascolto.

Dimmi come bevi il caffè e ti dico da dove vieni. Un’affascinate, romantica e realistica riflessione sulla relazione culturale tra Cuba e Italia, con interessanti parallelismi tra l’arte della letteratura e l’arte della musica.

Il caffè è rito, è socialità ed è cultura. Ma il caffè è anche musica, con un ritmo congenito che scandisce le interazioni con gli altri e con se stessi. Gustare un caffè, così come ascoltare un’opera o leggere un libro, è regalarsi tempo, silenzi e parole, conoscere e conoscersi.

Alessandro Giglio si racconta a Davide Livermore nella splendida cornice del Teatro Nazionale di Genova, di cui è Presidente, spiegando come ha disegnato nuovi modelli di comunicazione e di business che hanno trasmesso il valore del Made in Italy nel mondo. Soprattutto in Cina.

Trasferire la qualità e il valore dei prodotti è la vera sfida della vendita sui canali digitali. Con l’e-commerce 4.0 possiamo finalmente arricchire l’esperienza di acquisto con il racconto del prodotto. Così la comunicazione della qualità diventa il cuore del marketing digitale.

Possiamo davvero replicare a casa una mousse al caffè "firmata" Davide Scabin? Il pluripremiato chef rompe il ghiaccio sul concetto di gusto, manualità e automazione insieme ad Andrea Pozzolini, CEO di Rhea, e Claudio Valdetara, Marketing Director di Rhea.

Dalla garanzia di qualità del prodotto, alla sostenibilità e al concetto di valorizzazione del tempo. La macchina automatica include una serie di vantaggi che riconducono alla precisione e alla personalizzazione. Il parere di Davide Scabin sul futuro dell’automazione, che punta all’intensità del gusto con consapevolezza.

L’automazione nella ristorazione, accelerata anche dalla pandemia, è una risorsa su cui si confrontano il CEO di Rhea, Andrea Pozzolini, e lo chef Davide Scabin, che immagina con favore una crew ibrida, fatta di uomini e macchine, nella sua cucina. Dal manuale all’automatizzato, salvaguardando la qualità e aspirando a una socialità più etica.

L’acqua è l'elemento vitale da cui tutto nasce, anche il caffè. Scopriamo, insieme a due massimi esperti di caffè e acqua, l’alchimia alla base dell'equilibrio della bevanda più apprezzata al mondo. Una composizione e scomposizione di elementi raccontati nel modo più affascinante e semplice possibile. Una lettura diversa, appassionata e competente per scrutare oltre la limpidezza dell’acqua e oltre l'aroma di una tazzina di caffè.

Non sempre azione e inazione sono uno il contrario dell’altro. Parte da questa considerazione Alvaro de Laguno Gorría, direttore di Hostelvending, per convenire insieme a Davide Livermore su quanta attività ci sia nella pausa caffè. Momento in cui è in azione il pensiero, la condivisione, la progettualità, l’esperienza e il piacere. Ma vale anche per chi lavora da casa? E la tazza di caffè si riempie di socialità, rivelandosi senza confini.

Il dialogo tra Alvaro de Laguno Gorría e Davide Livermore entra in hotel per esplorare come le tecnologie di automazione rivoluzionano il rapporto tra l’ospite e la struttura. Un modello virtuoso che permette al cliente di interagire con l’ambiente in modo più intimo e usufruire dei servizi in modo più personalizzato.

Seguiamo Davide Livermore in un dialogo aperto con Carlo Ratti, architetto e ingegnere tra i massimi esponenti dell’urbanistica contemporanea.
Quali sono gli ideali e i valori cui l’architettura aspira a dare forma? Come è cambiato il concetto di progettualità nel tempo e che ruolo ha la persona in questo disegno?
Una riflessione che è un invito a ridefinire la comunità, immaginandola e reinventandola anche attraverso lo spazio che per antonomasia la identifica: la città.

Davide Livermore e Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab al MIT di Boston, proseguono la loro analisi sullo spazio digitale, evidenziando come un utilizzo consapevole della tecnologia possa effettivamente contribuire a un miglioramento della qualità della vita. Ad esempio, lo spazio virtuale è, per definizione, uno spazio flessibile e per molti versi più sostenibile.
Immaginiamo però di bere un caffè con qualcuno, ma ognuno seduto di fronte al proprio pc. I nostri sensi manterrebbero la loro stessa funzione anche nello spazio digitale? Molti sono gli esperimenti già realizzati nelle più varie circostanze: forse, però, la tecnologia non è abbastanza.

Se è l’uomo a dare senso allo spazio, fisico o virtuale che sia, è vero anche che il tempo è co-creatore di quello stesso spazio. Davide Livermore apre il dibattito con l’esperienza di Kairos, la macchina dei 60 anni di Rhea. Carlo Ratti riflette sulla dimensione temporale in architettura che, grazie alle nuove tecnologie, trasforma forme tradizionalmente concepite come statiche in dinamiche.
Filo conduttore è l’importanza della qualità del tempo, soprattutto negli ambienti che frequentiamo nel quotidiano, come gli uffici.

Un viaggio tra cultura e sostenibilità, guidati da due donne con un personale approccio alla consapevolezza. Il loro sguardo ci porta in luoghi, più o meno remoti, in cui l’esperienza del quotidiano ci conduce all’importanza dell’agire sostenibile, anche solo quando si beve un caffè. Perché un caffè di qualità è molto più di un buon caffè.

Due grandi maestri, Davide Livermore e Davide Scabin, chiamati da Rhea a pensare al futuro tra tradizione e contemporaneità. L’importanza del momento presente nella vera ricerca del tempo del piacere del caffè, tutto italiano, dove la macchina diventa la proiezione di ciò che desideriamo.

Tutto ciò che è già nel futuro con il patrimonio del presente, dalle parole di Davide Livermore e Davide Scabin. Esperienza ed emozioni a tavola, in un profondo rapporto con l’inconscio. Anche una macchina industriale per un prodotto antichissimo come il caffè ha un tempo per l’esperienza e l’estrazione in un intimo coinvolgimento dei sensi.

Il racconto del coffee trainer Andrea Lattuada che ha conquistato il mercato cinese, creando il mercato dell’espresso. In Italia si pensa sempre di sapere tutto su un prodotto ‘nazionale’ come il caffè e si interpreta. In Cina ci si informa, si impara e ci si applica: oggi si trova qualsiasi segmento del mercato dell’espresso, dagli specialties alle grandi catene, dove si predilige l’acidità.

Andrea Lattuada ci svela cosa una macchina dovrebbe fare per affrontare il mercato cinese: rispetto degli standard qualitativi e grande attenzione alla formazione dei manager degli store. In una Cina sempre più innamorata del Made in Italy.

Tradizione e innovazione in cucina, tra ripartenza e nuova sostenibilità. Simona Ghizzoni incontra Tommaso Arrigoni, chef che vive la tecnologia come una missione. Dalle cotture sottovuoto agli abbattimenti di temperatura per un’ottimizzazione delle materie prime, senza sprechi. Il cibo venduto e distribuito all’interno di una vending machine è il suo sogno che Rhea ha concretizzato.

Italia – Oriente: viaggio nel mondo del caffè, da passione a professione per Chiara Bergonzi, la campionessa mondiale di Latte Art. Conoscenza della materia prima e della cultura del caffè sono garanzia di successo, anche in una società che vuole protagonisti maschili.

Il mondo professionale alla scoperta di quello che c’è nella nostra tazzina. Tanti luoghi e tante origini per una scelta davvero sostenibile in piena consapevolezza.

Paolo Barichella, affermato food designer internazionale, si mette alla prova in mondi fino a poco fa inavvicinabili per l’offerta di cibo ‘stellato’. La scienza in cucina, si diceva un tempo; per Paolo Barichella il design è indispensabile per dare materia al cibo, con grande attenzione alla persona. Il design ridisegna i processi e grazie al vending si può anche esaltare la convivialità con la condivisione della finalizzazione del piatto.

Innovazione nel design non è solo ricerca di materiali nuovi, ma anche coinvolgimento di start-up, in aree di co-creazione per una reale open innovation. La tecnologia deve essere alla portata di tutti, per determinare un vantaggio collettivo. Con Rhea, Paolo Barichella lavora per la persona, umanizzando la macchina e governando l’innovazione senza paura.
